La pioggia ed il fenomeno dell’acquaplaning sono un serio nemico per chi è al volante.
L’asfalto bagnato può compromettere il controllo del veicolo; lo spazio di frenata può diventare quasi il doppio rispetto alle condizioni normali ed i rischi derivanti dalla perdita improvvisa e momentanea di aderenza, a causa di precipitazioni abbondanti, possono essere molto gravi.
L’aquaplaning, letteralmente “slittamento sull’acqua“, è causato dalla presenza di pericolose pellicole d’acqua sull’asfalto.
L’aquaplaning provoca la perdita di contatto tra la strada e la gomma, facendo “galleggiare” la vettura e mandandola quindi fuori controllo.
Data la tempestività con cui si presenta il fenomeno, è necessario non farsi prendere dal panico e sapere come comportarsi.
Manovre improvvise potrebbero solo peggiorare la situazione. Si raccomanda di tenere la direzione di guida il più possibile, cercando di evitare sterzate repentine. Bisogna anche evitare di premere il freno in maniera istintiva. Per riprendere il controllo della vettura è necessario lasciare il pedale dell’accelleratore fino a che non sarà ristabilita una normale andatura premendo dolcemente sul freno.
In sintesi ecco come difendersi dall’acquaplaning:
- controllare regolarmente lo stato e la pressione degli pneumatici: se inferiore del 30% rispetto a quella raccomandata aumentano le probabilità di aquaplaning;
- verificare l’usura degli pneumatici e la profondità del battistrada; maggiore è la profondità residua, maggiore sarà la quantità di acqua che il pneumatico riesce a smaltire;
- moderare la velocità in caso di volumi consistenti di acqua al suolo;
- aumentare in modo significativo la distanza di sicurezza, dal 20% all’ 80%;
- cercare di seguire i tracciati lasciati dalle altre autovetture; in caso di pioggia lieve, è uno stratagemma che permette di minimizzare il rischio;
- evitare di frenare o sterzare di colpo, decelerare gradualmente finché non si ristabilisce l’aderenza tra pneumatico e strada.