Troppi ancora non controllano la pressione dei pneumatici, ma prendersi cura degli elementi più importanti per la sicurezza di guida (risparmiando inoltre carburante) è facile e fondamentale.
Le auto moderne sono sempre più sicure ma restano pur sempre i quattro pneumatici l’unico punto di contatto tra l’auto ed il terreno.
Nonostante l’evoluzione tecnica abbia migliorato molto le gomme negli ultimi anni, sono ancora troppe le persone che sottovalutano l’importanza di viaggiare con la corretta pressione di gonfiaggio.
Meglio controllare o far controllare la pressione una volta al mese anche nel caso in cui l’auto sia dotata di sensori di pressione: in 30 giorni, infatti, si perdono mediamente 0,06 bar.
Con la giusta quantità d’aria le gomme durano il 40% in più, troppa poca aria nelle gomme fa aumentare la distanza di arresto e compromette le prestazioni di guida in caso di aquaplaning.
Ma qual è la pressione giusta? La giusta pressione è specificata dal costruttore del veicolo e si può trovare nel libretto di manutenzione, spesso si trova anche su un’etichetta sulla portiera dell’auto.
Se con i pneumatici estivi dobbiamo rispettare i valori segnati nel manuale tecnico, con le gomme invernali possiamo concederci uno 0.2 bar in più durante il gonfiaggio. Questo perché le temperature hanno una rilevanza fondamentale sul valore della pressione e, l’eventuale sbalzo termico a cui va incontro al nostra auto dal garage alla strada, potrebbe essere dannoso. Con un lieve aumento dei bar possiamo garantire una pressione gomme adeguata per l’esterno.
E’ importantissimo rilevare i valori rigorosamente con la gomma a freddo perché, se andiamo ad effettuare controlli sul pneumatico ancora caldo, rischiamo di avere una serie di valori alterati a causa della dilatazione termica.