Un sassolino “sparato” dall’auto che ci precede può essere sufficiente a scheggiarci il parabrezza.
La prima cosa da fare è muoversi tempestivamente: più tempo si lascia passare, più la crepa sul cristallo si può allargare e più la riparazione diventa costosa, senza contare il rischio di incorrere in una multa, così come previsto dall’articolo 79 del Codice della strada.
Il vetro è riparabile se:
- se la scheggiatura è di dimensioni contenute, di diametro indicativo non superiore a 1,5 cm;
- se non si trova sulla visuale del guidatore;
- se si trova a più di 5 cm dal bordo del parabrezza.
In caso di riparazione solitamente viene utilizzato uno speciale compressore che fissato sulla scheggiatura aspira l’aria dalla zona danneggiata; subito dopo inietta una resina fluida a presa rapida che restituisce al vetro solidità e trasparenza, riducendo al minimo l’impatto visivo della riparazione.
Se il vetro è talmente danneggiato da dover essere sostituito, sarà necessario rimuovere l’intero parabrezza.
Per prima cosa si devono smontare i tergicristallo, le guarnizioni di gomma intorno al parabrezza e le paratie di plastica tra il cofano e il bordo inferiore del vetro. Rimosso il vecchio cristallo, si passa a montare quello nuovo, dopo aver preliminarmente steso l’adesivo che lo fisserà all’auto, montata una guarnizione in gomma lungo tutto il bordo e applicata, infine, una sostanza chimica che aumenta l’efficacia dell’adesivo.